FIERA PESSIMA
La Fiera Pessima (edizione corrente la n° 279 del 2022) è una fiera campionaria che si svolge nella città di Manduria, in provincia di Taranto, la seconda settimana di marzo.
Tratta della produzione agroalimentare, di artigianato, di commercio, di tempo libero e di servizi, e nel corso degli anni ha assunto il carattere di fiera campionaria generale regionale, potendo contare sulla presenza di oltre 300 espositori provenienti da tutte le regioni dell'Italia centro-meridionale.
Secondo la tradizione, le sue origini risalirebbero al periodo tra il XIV e XV secolo, quando la regina di Napoli Giovanna II d’Angiò (1371-1435), ne avrebbe accordato lo svolgimento tra il primo ed il quindicesimo giorno del mese di ogni anno.
La prima documentazione scritta, tuttavia, risale ad un Regio Decreto datato 1742, con il quale la data di conclusione fu anticipata al 12 marzo, per il ricorso dei comuni di Lecce e di Ostuni, che tenevano le loro fiere il 15 marzo. Un altro decreto datato 1832, posticipò la data di inizio al 9 marzo (come attestato da un manifesto dell’epoca custodito presso la biblioteca comunale di Manduria.), per poi stabilirsi definitivamente al 7 marzo dell’epoca moderna.
La denominazione di Fiera Pessima è da far risalire invece agli inizi del XIX secolo (come attestato dai documenti ufficiali custoditi presso l’archivio comunale di Manduria), e varie sono le ipotesi avanzate dagli studiosi di tradizioni locali per motivare questa denominazione: la più verosimile ed accettata appare quella legata alle condizioni meteorologiche, non di rado inclementi durante il periodo di svolgimento della manifestazione, meno attendibile è invece quella riferita agli esigui guadagni ottenuti dai mercanti, anche a causa delle avversità atmosferiche.
Un’altra ipotesi, riferita dal sacerdote manduriano Don Tommaso Quero nel 1939, farebbe risalire tale denominazione al lamento di Giacobbe cantato in latino, ascoltato dai visitatori di ritorno dalla fiera nella chiesa di San Gregorio, quando la terza domenica di Quaresima coincideva con il periodo espositivo: «Fera pessima devoravit filium meum Joseph» (che tradotto in italiano significa: «Una belva feroce ha divorato mio figlio Giuseppe»)